tripladetabela

Trieste rialza la testa contro una deludente Treviglio

PALLACANESTRO TRIESTE – BLU BASKET TREVIGLIO 86-76

Pallacanestro Trieste: Obljubech, Bossi 8, Filloy 3, Rolli 2, Deangeli 4, Ruzzier 21, Candussi 15, Campogrande 6, Ferrero 2, Brooks 25

Allenatore: J. Christian. Assistenti: M. Carretto, F. Nanni, N. Schlitzer.

Blu Basket Treviglio: Pacher ne, Carpi 2, Vitali 9, Harris 21, Cerella 5, Falappi, Sacchetti (cap.) 10, Barbante 17, Pollone 9, Giuri 3, Miaschi ne.

Allenatore: G. Valli. Assistenti: S. Bianchi, L. Maga.

Parziali: 28-18 / 23-20 / 22-13 / 13-25

Progressivi: 28-18 / 51-38 / 73-51 / 86-76

Arbitri: M. Barbiero, L. Attard, F. Praticò

La Pallacanestro Trieste mette in scena una prestazione figlia di un atteggiamento finalmente consono (ed inspiegabilmente inedito), reagisce ad una situazione divenuta surreale con il passare delle settimane, si ribella ad un destino che, dopo l’annuncio dell’assenza di Giovanni Vildera oltre a quella del lungodegente Reyes, pareva segnato anche nell’ultimo match casalingo prima della pausa. Coach Christian, dal canto suo, può invece contare sul rientro di un incerottato Campogrande e sulla presenza, rimasta in dubbio fino all’ultimo, di un Eli Brooks alla fine migliore in campo con una performance da 25 punti, 7 rimbalzi e 36 di valutazione. Treviglio prova fino alla fine a testare AJ Pacher, che però è il grande assente della contesa assieme a Tommaso Guariglia, un vuoto nel pitturato che ridona a Trieste il controllo sotto canestro nonostante l’assenza del top player degli ultimi due mesi.

Se Trieste pare partire da subito con il piglio giusto, confortata dall’ottima percentuale dalla distanza e finalmente da una buona pressione difensiva, Treviglio pare svagata, poco concentrata e molto lenta nella sua metà campo, e subisce invariabilmente le folate triestine sia quando si schiera a zona che nei pochi sprazzi di difesa a uomo. I biancorossi trovano anche il modo di sviluppare un basket veloce e divertente, si cercano e si trovano con facilità, hanno la pazienza di arrivare con l’extrapass a consegnare il pallone al compagno meglio piazzato per comodi tiri da oltre l’arco, oppure, specie con Ruzzier e Brooks, penetrano facilmente nel cuore dell’area scaricando cioccolatini per un Candussi che si mostra molto più a suo agio sotto canestro che sul perimetro. E’ un primo quarto da 28 punti e +10 giocato in scioltezza e tranquillità, con Michele Ruzzier autoritario direttore d’orchestra. La partita a quel punto è già segnata, perchè Treviglio, al di là di qualche moto di reazione da parte dei suoi uomini più esperti, Vitali e Sacchetti in testa, non ha la forza e la concentrazione per rientrare. Ed in effetti il gap non scenderà più sotto la doppia cifra, nonostante la minore pazienza nella scelta del tiro migliore da parte di una Trieste che torna a sprazzi approssimativa in attacco, e nel secondo tempo si dilaterà fino a superare abbondantemente i venti punti. Trieste stavolta è brava a controllare i ritmi impedendo agli avversari di dare continuità alle loro peraltro rare fiammate. Sporca le percentuali da tre tornando ad abbassarle a livelli consueti, ma nel momento di maggiore difficoltà è anche brava a scegliere quasi sempre le conclusioni più adeguate alla situazione, comprendendo perfettamente che quando penetra o serve Candussi sotto il ferro, una Treviglio priva delle su due torri non può opporre una resistenza credibile. La guardia viene abbassata solo quando la partita è ormai in cassaforte, ed il distacco finale di soli dieci punti non deve ingannare sul dominio triestino pressoché assoluto. 

Brooks e Ruzzier sono i due metronomi dispensatori di fosforo, ma la furia difensiva di Deangeli, l’autorevolezza di Candussi (finalmente libero dalla spada di Damocle dei falli), i buoni minuti spesi da Bossi sul parquet, sporcati da un paio di errori evitabili ma sufficientemente performanti da non far crollare il rendimento della squadra in assenza di Brooks, la tenuta difensiva di Ferrero e Campogrande permettono a Christian di confezionare una prestazione ben oltre la sufficienza. Trieste convalescente? Presto per dirlo. Di certo sono due punti che danno morale, ed i sorrisi dei giocatori sommersi dall’abbraccio delle decine di bambini e ragazzi delle scuole presenti in tribuna sono lì a testimoniarlo. Da lunedì si aprono due settimane importantissime, da sfruttare al meglio per mettere benzina nelle gambe e recuperare la miglior forma degli acciaccati. E magari per conoscere qualche volto nuovo in squadra (non quello di Amar Alibegovic, il cui arrivo è stato categoricamente escluso da Michael Arcieri al termine della partita)….

L’atmosfera nel palazzo, invece, è il vero rebus della serata. Il colpo d’occhio iniziale è strano con la curva deserta, ma chi si aspettava un silenzio da cattedrale gotica in agosto viene deluso: complice lo scoppiettante primo quarto dei biancorossi, il pubblico sostiene la squadra, applaude, esulta, incoraggia, grazie anche alla presenza sugli spalti di numerosi giovani e giovanissimi tifosi con le loro famiglie. Poi, al rientro dei tifosi organizzati, va in scena la preannunciata contestazione, che per i toni e la misura utilizzati ha l’unico effetto di spaccare il palazzetto al suo interno e sui social, come se in questo momento ce ne fosse bisogno. Situazione peraltro totalmente ignorata in sala stampa da coach e GM, che vedono il bicchiere mezzo pieno: il sostegno del resto del palazzo e soprattutto dei settori dedicati ai bambini delle scuole cittadine.

In classifica, la squadra biancorossa incassa due punti che la mettono al riparo dal rientro delle inseguitrici, tutte vincenti ma ancora 8 punti più sotto, e tengono ancora aperto il discorso sul terzo posto, con Verona che viene nuovamente sconfitta in casa dall’Urania Milano (attenzione alla squadra lombarda, una mina vagante che verrà a Trieste nell’ultima partita casalinga della fase ad orologio), anche se ad oggi la quinta posizione assicurerebbe un cammino teoricamente meno complicato rispetto ad un posizionamento “pari”. Discorsi comunque ancora piuttosto prematuri, anche perchè ora Trieste, che presumibilmente recupererà Reyes durante le prossime due settimane, è attesa da tre trasferte difficilissime a Torino, Trapani e Rieti e dovrà affrontare in via Flavia Vigevano e Milano, cinque partite che diranno molto, se non tutto, sul trend di crescita nel percorso di avvicinamento alla fase decisiva della stagione. 

Risultati

08/03/2024Sella CentoMoncada Energy Agrigento82 – 70
09/03/2024UCC Assigeco PiacenzaLuiss Roma95 – 81
09/03/2024UEB Gesteco CividaleBenacquista Assicurazioni Latina75 – 58
09/03/2024Tezenis VeronaWegreenit Urania Milano89 – 93
09/03/2024HDL Nardò BasketNovipiù Monferrato100 – 80
10/03/2024Apu Old Wild West UdineFerraroni Juvi Cremona86 – 68
10/03/2024Flats Service Fortitudo BolognaReal Sebastiani Rieti70 – 76
10/03/2024Umana ChiusiAcqua S.Bernardo Cantù75 – 65
10/03/2024Agribertocchi OrzinuoviTrapani Shark83 – 93
10/03/2024RivieraBanca Basket RiminiElachem Vigevano 195582 – 72
10/03/2024Pallacanestro TriesteGruppo Mascio Treviglio86 – 76
10/03/2024Unieuro ForlìReale Mutua Torino69 – 78

Classifica

PGVP
Unieuro Forlì362218481.8
Flats Service Fortitudo Bologna342217577.3
Apu Old Wild West Udine302215768.2
Tezenis Verona302215768.2
Pallacanestro Trieste282214863.6
UCC Assigeco Piacenza182291340.9
RivieraBanca Basket Rimini182291340.9
Sella Cento182291340.9
HDL Nardò Basket162281436.4
UEB Gesteco Cividale142271531.8
Agribertocchi Orzinuovi122261627.3
Umana Chiusi102251722.7

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *